SENDAI・MEDIATHEQUE・ JAPAN

Una volta terminata questa opera magna, resta da vedere come Ito continuera’ a sviluppare la sua tendenza a “rivelare”. La Mediateca ha certamente portato acqua al suo mulino e cominciano a fioccare richieste e commissioni internazionali. Negli ultimi due anni ha gia’ prodotto due varianti della “costruzione espressiva”, Il Pavillon Brugge e il Pavillon Serpentine a Londra. Ha ricevuto il Premio Leone d’Oro alla Biennale di Venezia, alcuni suoi pezzi furono presentati all’ ultima Fiera Del Mobile di Milano, e ha recentemente vinto il concorso per la Fiera del Commercio di Barcellona.

Un altro edificio spettaculare, questa volta a Tokyo, e’ in via di costruzione e sara’ terminato nella primavera del 2004.

Dopo che stilisti come Louis Vuitton e Chanel commissionarono architetti giapponesi, ora il calzaturificio italiano Tod’s ha chiesto a Ito di progettare una boutique nell’ elegante are di Omotesando.

La struttura dei due Padiglioni sopra citati e’ una semplice pelle grafica, con una caratteristica interiore tipica. Per l’ edificio Tod, Ito elabora in questa pelle grafica nel vero senso della parola. I sette piani a forma di L sono avvolti in una struttura ad alberi (di olmo?) che ne costituisce in effetti la costruzione. I cinque piani superiori, quasi ortodossi, non sembrano originare dall stessa ispirazione che prevale invece nella Mediateca. E’ quindi legittimo chiedersi se il metodo poetico e sensazionale di costruire non si altro che un’ altra facciata cosmetica di apparenza (?). Un imballaggio estetico di un disegno che non e’ versatile e flessibile quanto una galleria o un padiglione, ma ufficio, spazio di scrivanie e stanze. E’ allora qui che l’ architettura libera di Ito inizia a mostrare i suoi limiti ?

E’ forse che la fomra organica della struttura diventa una questione di decorazione quando la funzione non e’ tenuta in considerazione? Questi sono i temi con cui Ito senza dubbio si confrontera’ nelle sue opere future. La mediateca di Sendai e’ solo il punto di partenza, l’ inizio di una nuova era archittetonica.